Descrizione
Già dal 5 marzo, per garantire la funzionalità dei servizi e nell'ambito delle strategie anti-contagio, il Comune di Baricella ha attivato lo smart working (lavoro agile) straordinario.
Tale scelta si è poi dimostrata lungimirante, dal momento che il successivo provvedimento del Governo dell'11 marzo ha previsto che lo smart working sia in questa fase emergenziale la modalità ordinaria di lavoro, salvo per i servizi indifferibili da rendere in presenza.
L’emergenza Coronavirus sta paralizzando in molti aspetti la nostra società ma non tutto il lavoro, che, laddove è possibile, prosegue da casa.
Il Sindaco al fine di limitare la diffusione del virus Codiv-19 nel nostro territorio a rischio epidemiologico, nello stato attuale di emergenza, assicura e promuove per i propri dipendenti una prestazione lavorativa in modalità “agile” nel rispetto dei criteri e presupposti previsti, mantenendo ferma un’ottica di raggiungimento del risultato.
L’iniziativa di attivare lo smart working in questa fase di emergenza straordinaria epidemologica è stata una pronta risposta non solo alle disposizioni di cui al DPCM 1 Marzo 2020, che prevedeva tra le diverse misure cautelative di contrasto alla diffusione del coronavirus anche quest’ultima, ma anche alla necessità che ognuno (compreso le Pubbliche Amministrazione) metta in atto efficaci forme di riduzione dei contatti interpersonali come principale strategia anti-contagio.
Come viene anche spiegato direttamente dal sito del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali si tratta di una modalità di rapporto di lavoro caratterizzata da assenza di vincoli di orario o spazi temporali che si fonda su un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi prestabiliti mediante un accordo tra lavoratore e datore di lavoro.
Tale scelta si è poi dimostrata lungimirante, dal momento che il successivo provvedimento del Governo dell'11 marzo ha previsto che lo smart working sia in questa fase emergenziale la modalità ordinaria di lavoro, salvo per i servizi indifferibili da rendere in presenza.
L’emergenza Coronavirus sta paralizzando in molti aspetti la nostra società ma non tutto il lavoro, che, laddove è possibile, prosegue da casa.
Il Sindaco al fine di limitare la diffusione del virus Codiv-19 nel nostro territorio a rischio epidemiologico, nello stato attuale di emergenza, assicura e promuove per i propri dipendenti una prestazione lavorativa in modalità “agile” nel rispetto dei criteri e presupposti previsti, mantenendo ferma un’ottica di raggiungimento del risultato.
L’iniziativa di attivare lo smart working in questa fase di emergenza straordinaria epidemologica è stata una pronta risposta non solo alle disposizioni di cui al DPCM 1 Marzo 2020, che prevedeva tra le diverse misure cautelative di contrasto alla diffusione del coronavirus anche quest’ultima, ma anche alla necessità che ognuno (compreso le Pubbliche Amministrazione) metta in atto efficaci forme di riduzione dei contatti interpersonali come principale strategia anti-contagio.
Come viene anche spiegato direttamente dal sito del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali si tratta di una modalità di rapporto di lavoro caratterizzata da assenza di vincoli di orario o spazi temporali che si fonda su un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi prestabiliti mediante un accordo tra lavoratore e datore di lavoro.
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Ultimo aggiornamento pagina: 03/04/2020 17:59:39