Baricella fu liberata il 22 Aprile 1945!

Il difficile periodo storico che stiamo vivendo non deve farci dimenticare uno dei momenti più importanti della storia italiana: il 25 Aprile 1945, il giorno della liberazione dell’Italia dal nazifascismo, queste le parole del Sindaco Omar...
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22 aprile 2020

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Il difficile periodo storico che stiamo vivendo non deve farci dimenticare uno dei momenti più importanti della storia italiana: il 25 Aprile 1945, il giorno della liberazione dell’Italia dal nazifascismo, queste le parole del Sindaco Omar Mattioli.

IL 1945 A BARICELLA

La Resistenza nella Pianura Bolognese è legata al mondo contadino e operaio; e le donne, come in altri momenti topici per la storia di Baricella, ricoprirono un ruolo centrale nella liberazione del paese.

Le parole di Arbizzani:
Agli inizi del 1945, come nel resto d’Italia, la fame e la miseria erano cresciute, i tedeschi e i fascisti continuarono nelle razzie e nel terrorismo. La risposta partigiana si fece sempre più dura negli attacchi ai nazifascisti e con l’esecuzione di spie. Sempre più coraggiose e imponenti divennero le manifestazioni popolari di piazza, che partigiani armati sostennero e protessero. Il 3 febbraio, 120 donne si portarono presso il municipio per reclamare generi alimentari, come avvenne in vari comuni vicini.
A Baricella, mentre le donne manifestavano, 450 operai, ingaggiati dalla TODT ed adibiti ai lavori per i tedeschi, scioperarono ed ottennero di non lavorare nelle giornate domenicali. Il 28 febbraio successivo una massa di circa 500 baricellesi, in maggioranza donne, manifestarono nuovamente presso il Municipio. Intervennero i tedeschi a disperdere i manifestanti ed arrestarono otto donne che furono trattenute per otto o nove giorni. La scarcerazione era stata richiesta dalle compagne della dimostrazione che avevano a lungo sostato davanti alla caserma.
Il 27 marzo a Passo Segni cinque partigiani attaccarono un'autocolonna tedesca, immobilizzando i primi due mezzi. I tedeschi reagirono con un fuoco infernale sostenuto da un'autoblinda di protezione, ma i partigiani riuscirono ugualmente a ritirarsi. Mentre si avvicinava la liberazione e riprendevano i lavori primaverili nei campi, dietro la continua pressione esercitata, i braccianti e le mondine, sostenuti dai comitati clandestini, conseguirono nuove tariffe, per le opere che li attendevano.
Baricella fu liberata il 22 aprile 1945. Il CLN locale, subito dopo, nominò la Giunta comunale con alla testa il sindaco Luigi Bolognesi.


L’Amministrazione comunale in carica, oltre alla tradizionale deposizione della Corona di fiori al monumento ai caduti nel Parco della Resistenza di Baricella, inaugurerà la targa dedicata a Sandro Pertini, che verrà apposta nell’omonima Piazza accanto al Municipio.

PERCHÉ? CHI ERA SANDRO PERTINI?

Un ex galeotto?
Un partigiano?
Il Presidente della Repubblica?

Tutte le precedenti ma non solo.
Dal carcere fascista per via della sua fede politica, che gli premeva più della sua vita stessa, passando per la lotta partigiana che portò alla liberazione di Milano il 25 Aprile 1945, di cui fu protagonista, fino al vertice dello Stato, Pertini è stato ed è ancora oggi soprattutto il Presidente amato dagli italiani.

Qui vogliamo raccontarlo come lui stesso nel 1981, in un’intervista di Enzo Biagi, disse di voler essere ricordato:

come uomo che è stato sempre sincero, che ha pagato di persona anche i suoi errori.. che ne ha commessi...che ha amato molto la libertà e che ha amato, e ha amato molto, il popolo italiano e i giovani, semplicemente così senza arroganza e senza superbia.

Moriva trent’anni fa Sandro Pertini, una delle ultime figure istituzionali che fu in grado di restituire nobiltà alla politica guadagnando così la fiducia degli italiani.

Simbolo dunque di una politica capace di interpretare i sentimenti dei cittadini, di arrivare alle persone grazie al suo linguaggio sempre semplice, chiaro e popolare.
Nei suoi discorsi si spese sempre con fermezza contro la guerra, il fascismo e le diseguaglianze.

Proprio in questi giorni in cui l’emergenza sanitaria ci ha privato delle nostre libertà, più che in altri momenti risuona, quasi come un monito, l’eco delle parole di Sandro Pertini: La libertà non è mai una conquista definitiva.

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Ultimo aggiornamento pagina: 22/04/2020 09:10:12

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