2 Giugno 2021: Festa della Repubblica Italiana

75 anni fa il primo referendum a suffragio universale sanciva la fine della Monarchia e la nascita della Repubblica. Il referendum: Il 2 e 3 giugno 1946 si tennero le consultazioni nazionali del popolo italiano, chiamato a scegliere tra...
Data:

1 giugno 2021

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75 anni fa il primo referendum a suffragio universale sanciva la fine della Monarchia e la nascita della Repubblica.

Il referendum:

Il 2 e 3 giugno 1946 si tennero le consultazioni nazionali del popolo italiano, chiamato a scegliere tra Monarchia e Repubblica: per la prima volta nella storia italiana si svolsero votazioni a suffragio universale, anche femminile. Votarono circa 13 milioni di donne e 12 milioni di uomini (pari all'89,08% degli aventi diritto al voto).
Il 10 giugno furono proclamati i risultati: 12.717.923 voti favorevoli alla Repubblica e 10.719.284 voti favorevoli alla Monarchia. Finiva così il Regno d'Italia.
In Emilia i voti a favore della repubblica furono più del triplo di quelli per la Monarchia; nella circoscrizione di Bologna sostennero la repubblica 880.463 cittadini, l'80.5 % dei votanti.

La Costituzione:
Insieme alla forma di governo, i cittadini furono chiamati ad eleggere i componenti dell'Assemblea Costituente che avrebbe dovuto redigere la nuova carta costituzionale. Il 28 giugno, nella sua prima seduta, l'Assemblea Costituente elesse a capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola. Il 1 gennaio 1948, con l'entrata in vigore della Costituzione, egli fu il primo Presidente della Repubblica Italiana e nominò Acide De Gasperi primo Presidente del Consiglio.

La festa della Repubblica:

Il 2 giugno 1947 fu celebrata la prima festa della Repubblica; nel 1948 si svolse la prima parata militare in via dei Fori Imperiali a Roma; nel 1949 il 2 giugno fu definitivamente dichiarato festa nazionale.
Nel 1977, a seguito della crisi economica che aveva colpito l'Italia anni ‘70, la Festa della Repubblica venne spostata alla prima domenica di giugno, in modo da non perdere un giorno lavorativo. Nel 2001, durante la presidenza della Repubblica di Carlo Azeglio Ciampi, la celebrazione tornò a tingere di rosso il calendario nel 2 giugno.

75 anni dopo, in un periodo di grande difficoltà che mette a dura prova la coesione sociale e la priorità del bene comune, è più che mai importante celebrare la nascita della nostra Repubblica, facendo appello alla nostra unione che è stata, è, sarà la nostra forza.


Dobbiamo avere la coscienza dell'unica forza di cui disponiamo: della nostra infrangibile unione. Con essa potremo superare le gigantesche difficoltà che s'ergono dinanzi a noi; senza di essa precipiteremo nell'abisso per non risollevarci mai più. I partiti – che sono la necessaria condizione di vita dei governi parlamentari – dovranno procedere, nelle lotte per il fine comune del pubblico bene, secondo il monito di un grande stratega: Marciare divisi per combattere uniti. La grandezza morale di un popolo si misura dal coraggio con cui esso subisce le avversità della sorte, sopporta le sventure, affronta i pericoli, trasforma gli ostacoli in alimento di propositi e di azione, va incontro al suo incerto avvenire.

Enrico De Nicola, discorso all'Assemblea Costituente, 15 luglio 1946.

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Ultimo aggiornamento pagina: 21/05/2021 09:49:06

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