Descrizione
Oggi in particolar modo vogliamo ricordare una donna, nostra concittadina, che ha contribuito alla liberazione dell’Italia dal nazifascismo lottando nel corso della sua vita contro ogni sorta di ingiustizia e discriminazione di genere.
Di seguito la storia di Giuseppina Cristiani, un esempio di coraggio per tutte le donne, affinché l’8 Marzo non sia solo un’occasione per festeggiare le conquiste sociali ma diventi soprattutto un giorno di riflessione sulle lotte che ancora ci aspettano e sui diritti da rivendicare.
Giuseppina Cristiani detta “Pina” è nata a San Gabriele nel 1919 da una famiglia di braccianti.
Fin da ragazza emerge il suo profondissimo senso di giustizia: a soli 17 anni si reca a Bologna a servizio di una famiglia, per aiutare economicamente i suoi genitori, ma solo il giorno dopo torna a casa tuonando: “Quelli non hanno rispetto per le persone. Io a lavorare da loro non ci torno più.”
Prima dell’inizio della Seconda guerra mondiale, Pina accompagna il padre a riscuotere i proventi del raccolto dell’anno. Quando tornano a casa con “3 o 4 fogli”, Pina è furibonda per l’umiliazione subita dal padre che, con 6 figli da sfamare, è costretto ad accettare con rassegnazione l’esiguo compenso, per il timore che gli avrebbero tolto anche “la terra da lavorare”.
Questo avvenimento incide fortemente nelle scelte di Giuseppina che, per i suoi tempi, sono rivoluzionarie: fa lavori maschili, guida l’automobile e decide di non sposarsi per non limitare la sua libertà.
Pina milita da staffetta nella Quarta Brigata Venturoli -Divisione Bologna- delle Forze di Liberazione Nazionale. Il Comandante Mezzetti Enrico scrive su di lei che “quotidianamente portava a termine le missioni affidagli, percorrendo decina di chilometri di strada in bicicletta affrontando i rischi e la rigidità invernale…”. Alla fine della guerra è rappresentante locale della UDI (Unione Donne italiane).
Pina è la prima donna ad essere eletta nel Consiglio Comunale di Baricella, con le prime elezioni a suffragio universale, corre l’anno 1946. A fine mandato, essendo poco avvezza a seguire i regolamenti, Pina decide di non ricandidarsi e si trasferisce a Genova nel 1952, dove lavora come commerciante senza lasciare la militanza nel partito.
Giuseppina Cristiani ritorna a Baricella per vivere gli ultimi anni della sua vita e muore nel 2014, lasciando in eredità al nostro territorio la storia della sua vita. Una storia con una protagonista donna, in un tempo in cui era difficile nascere ed essere donna. Il làscito di Pina ci dà speranza e ci ricorda di lottare sempre contro le disuguaglianze sociali e di genere.
Riconoscimenti:
Nel 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale di Baricella dichiara la sua “esemplare attività clandestina esponendo più volte (…) la propria vita in missioni di particolare importanza”
Nel 1996 il Comitato Provinciale della Resistenza le ha consegnato un riconoscimento come donna eletta con le prime elezioni a suffragio universale.
Nel 2000 l’ANPI le ha consegnato l’attestato di merito come partigiana “per aver contribuito al raggiungimento della libertà.”
Il 25 Aprile 2005, la nostra “Pina” è stata invitata al Quirinale dal Presidente Ciampi per il sessantesimo anniversario della Liberazione.
Giuseppina Cristiani detta “Pina” è nata a San Gabriele nel 1919 da una famiglia di braccianti.
Fin da ragazza emerge il suo profondissimo senso di giustizia: a soli 17 anni si reca a Bologna a servizio di una famiglia, per aiutare economicamente i suoi genitori, ma solo il giorno dopo torna a casa tuonando: “Quelli non hanno rispetto per le persone. Io a lavorare da loro non ci torno più.”
Prima dell’inizio della Seconda guerra mondiale, Pina accompagna il padre a riscuotere i proventi del raccolto dell’anno. Quando tornano a casa con “3 o 4 fogli”, Pina è furibonda per l’umiliazione subita dal padre che, con 6 figli da sfamare, è costretto ad accettare con rassegnazione l’esiguo compenso, per il timore che gli avrebbero tolto anche “la terra da lavorare”.
Questo avvenimento incide fortemente nelle scelte di Giuseppina che, per i suoi tempi, sono rivoluzionarie: fa lavori maschili, guida l’automobile e decide di non sposarsi per non limitare la sua libertà.
Pina milita da staffetta nella Quarta Brigata Venturoli -Divisione Bologna- delle Forze di Liberazione Nazionale. Il Comandante Mezzetti Enrico scrive su di lei che “quotidianamente portava a termine le missioni affidagli, percorrendo decina di chilometri di strada in bicicletta affrontando i rischi e la rigidità invernale…”. Alla fine della guerra è rappresentante locale della UDI (Unione Donne italiane).
Pina è la prima donna ad essere eletta nel Consiglio Comunale di Baricella, con le prime elezioni a suffragio universale, corre l’anno 1946. A fine mandato, essendo poco avvezza a seguire i regolamenti, Pina decide di non ricandidarsi e si trasferisce a Genova nel 1952, dove lavora come commerciante senza lasciare la militanza nel partito.
Giuseppina Cristiani ritorna a Baricella per vivere gli ultimi anni della sua vita e muore nel 2014, lasciando in eredità al nostro territorio la storia della sua vita. Una storia con una protagonista donna, in un tempo in cui era difficile nascere ed essere donna. Il làscito di Pina ci dà speranza e ci ricorda di lottare sempre contro le disuguaglianze sociali e di genere.
Riconoscimenti:
Nel 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale di Baricella dichiara la sua “esemplare attività clandestina esponendo più volte (…) la propria vita in missioni di particolare importanza”
Nel 1996 il Comitato Provinciale della Resistenza le ha consegnato un riconoscimento come donna eletta con le prime elezioni a suffragio universale.
Nel 2000 l’ANPI le ha consegnato l’attestato di merito come partigiana “per aver contribuito al raggiungimento della libertà.”
Il 25 Aprile 2005, la nostra “Pina” è stata invitata al Quirinale dal Presidente Ciampi per il sessantesimo anniversario della Liberazione.
- Non perdetevi nella sezione in calce un approfondimento curato dalla nostra Biblioteca A. Gramsci sull'istituzione della Giornata Internazionale della Donna e una bibliografia e filmografia consigliate per l'occasione.
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Ultimo aggiornamento pagina: 08/03/2021 08:46:20