Descrizione
Era Il 2 agosto 1980, nell’ala ovest della stazione di Bologna, nella sala d’aspetto di seconda classe, l’orologio segnava le 10.25. In una valigia sistemata a circa 50 centimetri d’altezza, su un tavolino portabagagli sotto il muro portante dell’ala ovest, un ordigno di fabbricazione militare compiva il suo ultimo ticchettio. Un fortissimo boato, un fumo fitto, macerie ovunque: questa l’immagine impressa nella mente di chi quel giorno sopravvisse a quella che è passata alla storia come la “Strage di Bologna”, uno dei più gravi attentati verificatisi degli anni di piombo.
Morirono 85 persone, oltre 200 rimasero ferite. Subito si attivarono i soccorsi. Le forze dell’ordine impiegarono autobus taxi e auto private per il trasporto dei feriti, il personale ospedaliero rientrò dalle ferie estive per prestare assistenza ai ricoverati, cittadini e pendolari scavarono giorno e notte a mani nude tra le macerie. Nell’attentato non erano stati colpiti solo i viaggiatori: tutta la città era stata scossa, l’Italia intera era stata profondamente ferita.
Il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, giunto con un elicottero alle 17:30, in lacrime affermò di fronte ai giornalisti: «Non ho parole, siamo di fronte all'impresa più criminale che sia avvenuta in Italia»
Morirono 85 persone, oltre 200 rimasero ferite. Subito si attivarono i soccorsi. Le forze dell’ordine impiegarono autobus taxi e auto private per il trasporto dei feriti, il personale ospedaliero rientrò dalle ferie estive per prestare assistenza ai ricoverati, cittadini e pendolari scavarono giorno e notte a mani nude tra le macerie. Nell’attentato non erano stati colpiti solo i viaggiatori: tutta la città era stata scossa, l’Italia intera era stata profondamente ferita.
Il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, giunto con un elicottero alle 17:30, in lacrime affermò di fronte ai giornalisti: «Non ho parole, siamo di fronte all'impresa più criminale che sia avvenuta in Italia»
È il 2 agosto 2022, nell’ala ovest della stazione di Bologna un orologio segna le 10.25. È lo stesso orologio di 42 anni fa, fermo a quel momento sospeso nel tempo, scolpito nella nostra storia, impresso nella mente di tutti gli italiani.
La nostra amministrazione comunale ritiene doveroso richiamare l’attenzione di tutti i cittadini a quel terribile giorno , affinché nessuno dimentichi mai ciò che accaduto.
In occasione del 42° anniversario della strage del 2 Agosto, in ricordo di quella tragedia, la Biblioteca comunale "A. Gramsci" propone una selezione di testi consultabile sulla pagina facebook della biblioteca (link in calce).
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Ultimo aggiornamento pagina: 26/07/2022 12:24:19