Descrizione
Oggi 21 marzo, ricorre la XXVII edizione della Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Ogni anno nel primo giorno di primavera, dal 1996, l’associazione Libera celebra la ricorrenza che, dal 2017, è riconosciuta dallo Stato italiano con legge votata unanimemente dalla Camera dei deputati (1 marzo 2017).
Quest’anno la manifestazione nazionale si svolgerà a Napoli con lo slogan Terra mia. Coltura I Cultura
Il 21 marzo nasce dal dolore di una mamma
Una giornata estiva. Il sole splende sulla autostrada tra Punta Raisi e Palermo. Magistrati, rappresentanti delle istituzioni e delle forze di polizia, cittadini e studenti commemorano il primo anniversario della strage di Capaci. C’è anche don Luigi Ciotti sul luogo del dolore. Prega, in silenzio. Quando, all’improvviso, si avvicina una donna minuta: si chiama Carmela, è vestita di nero e piange. La donna prende le mani di don Luigi e gli dice: «Sono la mamma di Antonino Montinaro, il caposcorta di Giovanni Falcone. Perché il nome di mio figlio non lo dicono mai? È morto come gli altri». Soffre, Carmela: in quel primo anniversario della strage la memoria di suo figlio Antonio, e dei suoi colleghi Rocco e Vito, veniva liquidata sotto l’espressione “i ragazzi della scorta”. Da questo grido di identità negata nasce, il 21 marzo, primo giorno di primavera, la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare da nessuno il suo nome. Nessuno. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome.*
Da allora, ogni anno, viene letto il lungo elenco di coloro che hanno pagato con la vita il prezzo della giustizia e della legalità: il loro nomi vengono pronunciati a uno a uno, per ricordare tutte le vittime della mafia affinché esse rimangano per sempre vive, nel ricordo.
L’amministrazione comunale crede indispensabile compiere insieme a tutti i cittadini un percorso di condivisione della memoria del nostro Paese che troppo spesso nella storia recente si è trovato ad affrontare la piaga delle mafie: la costante lotta contro tutte le mafie e il vivo ricordo di chi le ha combattute sono i due binari che portano alla conquista della liberazione dell’Italia dall’ombra mafiosa.
Con questo spirito il Comune intenderà rilasciare il proprio patrocinio alla XV edizione della cena “I sapori della legalità” organizzata dall’associazione Libera Bologna in occasione della Settimana Della Legalità, in programma per domenica 8 maggio alle ore 20.00 presso il Circolo Benassi, Viale Cavina 4, Bologna: l'obiettivo di questa importante iniziativa è far conoscere a tutti i progetti di Libera e delle Cooperative Libera Terra che nascono sui terreni dei beni confiscati alle mafie. Il ricavato di questa iniziativa andrà a finanziare il lavoro di monitoraggio del territorio e restituzione dei contenuti alla cittadinanza tramite la produzione di video-inchieste a cura di Libera.
*Libera.it
Quest’anno la manifestazione nazionale si svolgerà a Napoli con lo slogan Terra mia. Coltura I Cultura
Il 21 marzo nasce dal dolore di una mamma
Una giornata estiva. Il sole splende sulla autostrada tra Punta Raisi e Palermo. Magistrati, rappresentanti delle istituzioni e delle forze di polizia, cittadini e studenti commemorano il primo anniversario della strage di Capaci. C’è anche don Luigi Ciotti sul luogo del dolore. Prega, in silenzio. Quando, all’improvviso, si avvicina una donna minuta: si chiama Carmela, è vestita di nero e piange. La donna prende le mani di don Luigi e gli dice: «Sono la mamma di Antonino Montinaro, il caposcorta di Giovanni Falcone. Perché il nome di mio figlio non lo dicono mai? È morto come gli altri». Soffre, Carmela: in quel primo anniversario della strage la memoria di suo figlio Antonio, e dei suoi colleghi Rocco e Vito, veniva liquidata sotto l’espressione “i ragazzi della scorta”. Da questo grido di identità negata nasce, il 21 marzo, primo giorno di primavera, la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare da nessuno il suo nome. Nessuno. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome.*
Da allora, ogni anno, viene letto il lungo elenco di coloro che hanno pagato con la vita il prezzo della giustizia e della legalità: il loro nomi vengono pronunciati a uno a uno, per ricordare tutte le vittime della mafia affinché esse rimangano per sempre vive, nel ricordo.
L’amministrazione comunale crede indispensabile compiere insieme a tutti i cittadini un percorso di condivisione della memoria del nostro Paese che troppo spesso nella storia recente si è trovato ad affrontare la piaga delle mafie: la costante lotta contro tutte le mafie e il vivo ricordo di chi le ha combattute sono i due binari che portano alla conquista della liberazione dell’Italia dall’ombra mafiosa.
Con questo spirito il Comune intenderà rilasciare il proprio patrocinio alla XV edizione della cena “I sapori della legalità” organizzata dall’associazione Libera Bologna in occasione della Settimana Della Legalità, in programma per domenica 8 maggio alle ore 20.00 presso il Circolo Benassi, Viale Cavina 4, Bologna: l'obiettivo di questa importante iniziativa è far conoscere a tutti i progetti di Libera e delle Cooperative Libera Terra che nascono sui terreni dei beni confiscati alle mafie. Il ricavato di questa iniziativa andrà a finanziare il lavoro di monitoraggio del territorio e restituzione dei contenuti alla cittadinanza tramite la produzione di video-inchieste a cura di Libera.
*Libera.it
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Ultimo aggiornamento pagina: 21/03/2022 09:51:24